Si chiama Italian Startup ed è l’iniziativa ideata da Confindustria Nautica in collaborazione con Ice Agenzia che darà l’opportunità a dieci imprese, quasi tutte emergenti, di presentare i loro progetti di innovazione nel settore nautico soprattutto in tema di ecosostenibilità. Si va infatti dalla riduzione dell’impatto sull’ambiente dell’azione meccanica di ancore e catene, alle imbarcazioni innovative dal punto di vista di progettazione, utilizzo dei materiali (riciclabili, sostenibili, etc.) e motorizzazione (motori elettrici o ibridi), al boat sharing, alle soluzioni innovative e sostenibili per accessori e componentistica.
Le aziende e le idee
La Betty Buoys di Arzachena si occupa di Intelligence Mooring per ridurre le pressioni sui fondali, mitigare gli impatti su habitat e specie marine e favorire l’uso sostenibile delle coste da parte dei diportisti attraverso boe intelligenti che permettono facilità nell’ormeggio anche in condizioni avverse, servizi wi-fi, illuminazione notturna e geo-localizzazione. A Carsoli, l’Aquila, ha sede la iSpace2o S.r.l, che mira a sviluppare mezzi nautici a propulsione elettrica e/o ibrida a idrogeno. Il progetto di punta è DeepSeaker DS1, aliscafo/sommergibile che ha ottenuto un finanziamento Invitalia Smart Start per 1,5 milioni di euro. DeepSeaker combina la tecnologia dell’industria nautica, del design automobilistico e dell’aviazione con un sistema cinematico integrato di ispirazione automobilistica, simile alle sospensioni delle auto di Formula 1. È milanese, invece, la E-Sea Sharing è una start-up che si occupa di sharing mobility e che introduce il servizio di boat sharing alla nautica da diporto. Il mercato attuale della mobilità marina consta di 11 miliardi di euro e l’obiettivo dell’azienda è quello di rendere la nautica accessibile e fruibile a tutti, oltre che più eco-sostenibile grazie alla mobilità condivisa. Con sedi ad Ancona e Milano opera in tutta Italia Elettrica Wave, che si propone come System Integrator per la nautica elettrica. Lo scopo è convertire barche tradizionali in elettriche o ibride, realizzando la decarbonizzazione dell’intera infrastruttura di produzione e portando alla ricarica di energia con un approccio circolare Nautical Zero Emission. Per questo motivo, ha siglato un accordo di collaborazione con Enave – Ente Navale Europeo – per la certificazione delle conversioni, in modo da garantire la massima qualità in termini di sicurezza e performance.
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